Gli azionisti della Juventus vogliono fare causa al club e ad Agnelli e chiedono un risarcimento nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze.
Dopo le nuove intercettazioni emerse relative anche all’ingaggio di Federico Chiesa, l’inchiesta Prisma continua a travolgere il club bianconero. Ora i piccoli azionisti della Juventus vogliono fare causa al club, all’ex presidente Andrea Agnelli e ai vecchi dirigenti. Questi hanno avanzato la richiesta di risarcimento con una class action collettiva. Il risarcimento potrebbe essere milionario.
Alcuni soci di minoranza della Juventus infatti hanno comunicato ai pm dell’inchiesta della Procura di Torino che indaga il club di falso in bilancio di volersi costituire come “persona offesa e danneggiata” nel procedimento giudiziario. Durante la fase delle indagini, secondo il codice di giustizia penale, le persone che pensano di aver subito un danno da un ipotetico reato, possono chiedere ai pm di essere aggiornati sugli sviluppi dell’inchiesta.
I soci potranno costituirsi parte civile e potranno aggiungersi altri
Nei documenti della Procura di Torino risalenti all’aprile 2022 sarebbero ben 14 gli azionisti nell’elenco dei pm come persone danneggiate dal reato della Juve. Come riporta Tuttosport, ci sarebbero un finanziere, un’imprenditrice, un paio di studenti e dei pensionati. Le richieste ai magistrati sarebbero arrivate tutte separate. Oltre ai soci anche la Direzione Regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate e la Consob rispettivamente per la presunta frode fiscale per l’Erario e per le false comunicazioni al mercato.
Se la Juventus sarà rinviata a giudizio i soci di minoranza potranno costituirsi parte civile e probabilmente a questi 14 si aggiungeranno anche tutti gli altri azionisti. La class action partita dai piccoli azionisti è guidata dal Codacons.